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Invalidità permanente: cosa copre l'assicurazione?


Invalidità permanente: cosa copre l'assicurazione?

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L’invalidità permanente è uno dei temi della vita e del mondo assicurativo di cui le persone preferiscono non dover parlare. Ma è proprio per la sua delicatezza che è bene pensarci per tempo e informarsi su cosa copre l’assicurazione per l’invalidità permanente. Non si trasformerà all’improvviso in un bel pensiero, ma sarà accompagnato da una dose maggiore di tranquillità.


Gli incidenti, purtroppo, possono capitare a chiunque e in modo totalmente imprevedibile: non si possono controllare, se non in modesta misura, ma si possono invece controllare le conseguenze. In questo articolo scopriremo quali sono le assicurazioni che ti coprono per l'invalidità permanente e come ti possono aiutare a limitare i danni su te, sulla tua famiglia e sul tuo patrimonio.


Cos’è l’invalidità permanente?

Per capire cosa copre l’assicurazione in caso di invalidità permanente, bisogna innanzitutto conoscere il significato del concetto in ambito assicurativo.


L’invalidità permanente è una condizione che impedisce definitivamente alla persona, del tutto o in parte, di svolgere un’attività lavorativa. Esistono diversi gradi di invalidità permanente, espressi da percentuali e definiti da tabelle come quelle dell'INAIL o di ANIA, che il medico utilizza di volta in volta per certificare la situazione dell’invalido ai fini delle richieste di indennizzo. Se necessario, è il medico legale a svolgere valutazioni personalizzate.


La copertura delle assicurazioni nell’eventualità di invalidità permanente si basa su questa definizione, ma varia a seconda del tipo di polizza sanitaria stipulata: la principale e più nota è l’assicurazione infortuni, a cui si affiancano l’assicurazione Temporanea Caso Morte e l’assicurazione Long Term Care.


In tutti i casi, sono escluse le situazioni in cui l’invalidità permanente è riconducibile a eventi provocati dalla persona assicurata con dolo o a condizioni pregresse rispetto alla sottoscrizione della polizza, e sono previste soglie di età oltre le quali la copertura decade (di solito intorno ai 70 anni).


Cosa copre l’assicurazione infortuni

L’assicurazione infortuni è una generica copertura per qualsiasi infortunio in cui una persona possa incorrere sia nel tempo libero sia sul lavoro, e garantisce un risarcimento dei costi medici (e non solo) anche se il danno non arriva all’invalidità permanente. L’assicurazione infortuni, infatti, si basa sulle tabelle INAIL o ANIA e prevede indennizzi proporzionati alla percentuale di invalidità, anche ai livelli più bassi. Questo significa che in caso di invalidità permanente totale viene riconosciuto come indennizzo il massimale previsto dal contratto di assicurazione; invece, in caso di invalidità parziale viene riconosciuta la corrispondente percentuale del massimale.


Raccomandiamo sempre di leggere con attenzione le condizioni: alcune compagnie assicurative non coprono l’invalidità al di sotto del 5%, altre non seguono una proporzionalità precisa ma a scaglioni. Se inoltre la percentuale di invalidità è pari o inferiore alla franchigia, non si avrà diritto ad alcun indennizzo.


Questo tipo di copertura comprende tutte le condizioni di invalidità causate da incidenti e oggettivamente determinabili: non sono coperte le invalidità riconducibili al semplice invecchiamento o a una malattia (a meno che la malattia non si manifesti in conseguenza diretta di un incidente, per esempio il morso di un insetto o di altro animale). Sono coperte, invece, le infezioni non dovute a malattie ma ad agenti esterni.

L’attività sportiva spesso è compresa nella copertura, ma a volte è invece proposta come prodotto extra e questo vale soprattutto per gli sport considerati pericolosi.


Ogni compagnia assicurativa, come sempre, offre servizi diversi, ma di solito l’assicurazione infortuni copre le spese per le cure, per la consulenza medica, per l’assistenza domiciliare. Al crescere del premio assicurativo, crescono i servizi extra, come l’assistenza anche ai familiari, per esempio con baby sitter o collaboratori domestici, la copertura di spese per l’adattamento della casa o dell’automobile alla condizione di invalidità ecc.


Altri tipi di assicurazione per invalidità permanente: TCM e Long Term Care

La polizza TCM, ovvero Temporanea Caso Morte, è un’assicurazione sulla vita, ma non copre solo la malaugurata eventualità di morte della persona contraente. La garanzia base riguarda il caso morte, ma è possibile estendere la copertura all’invalidità permanente per situazioni gravi, di solito con invalidità superiori al 60%. La differenza rispetto all’assicurazione infortuni è che questa copertura si attiva sia in caso di infortuni sia in caso di malattie.


La polizza Long Term Care, o polizza per la non autosufficienza, invece, ha una copertura che si attiva quando la persona assicurata non è più in grado di compiere autonomamente almeno 3 di queste 4 azioni: mangiare, lavarsi, vestirsi e muoversi. A prescindere dalla causa per cui la persona si trova in tale condizione, riceve un indennizzo, di solito mensile. Ciascuna compagnia assicurativa può porre delle limitazioni, come per esempio situazioni in cui la non autosufficienza è causata da interventi chirurgici estetici, da particolari malattie ecc.

La scelta fra le diverse assicurazioni che comprendono una copertura per l’invalidità permanente dipende dalla situazione personale: bisogna mettere in relazione cosa copre l’assicurazione con la propria età, la propria salute, il proprio stile di vita, le proprie condizioni economiche.

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